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Crediti d’imposta beni 4.0: cosa cambia nel 2024

Si attende l’emanazione del decreto legge relativo ai crediti d’imposta previsti nel Piano Transizione 5.0.

La Legge di Bilancio 2024 ha mantenuto sostanzialmente inalterata la disciplina dei Crediti d’Imposta Investimenti 4.0 rispetto all’anno precedente. Per i crediti d’imposta relativi agli investimenti in beni materiali, le aliquote agevolative sono rimaste costanti, mentre per quelli riguardanti nuovi investimenti in beni immateriali effettuati dal 1° gennaio 2024, la misura del credito d’imposta è diminuita dal 20% al 15%. Va sottolineato che le imprese hanno la possibilità di beneficiare delle aliquote più favorevoli del 2023 per i beni immateriali, a condizione che abbiano prenotato l’investimento entro il 31 dicembre 2023.

Attualmente, si attende l’emanazione del decreto legge relativo ai crediti d’imposta previsti nel Piano Transizione 5.0, che prevede un finanziamento di 6 miliardi e 300 milioni di euro, aggiunti ai 6,4 miliardi già previsti in bilancio, per un totale di quasi 13 miliardi di euro. Questo piano si propone di cambiare il paradigma rispetto al Piano 4.0, focalizzandosi sull’efficientamento energetico e integrando la transizione digitale con quella green. Si prevede che gli incentivi saranno legati a progetti di investimento che comportino risparmi energetici specifici, con aliquote più elevate, fino al 40%, e un tetto massimo agevolabile aumentato da 20 a 50 milioni di euro.

Il Piano Transizione 5.0 includerà anche investimenti in formazione fino al 10% dell’investimento agevolabile, favorendo la tecnologia europea e nazionale. Il decreto legge relativo a questi crediti d’imposta è previsto per gennaio, seguito da un decreto attuativo.

Per quanto riguarda le aliquote per gli investimenti 4.0 dal 2023 al 2024, per i beni immateriali si è verificata una riduzione del 5%, passando dal 20% al 15%, con un limite massimo di costi ammissibili di un milione di euro. Per i beni materiali, le aliquote agevolative sono rimaste invariate rispetto al 2023, applicabili a nuovi investimenti effettuati dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2025, con un massimale complessivo di 60 milioni di euro per gli investimenti in beni materiali 4.0 nel periodo menzionato.

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