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Certificazione credito d’imposta R&S, arriva la piattaforma online

Attualmente, il sistema informatico è in fase di test finale e si prevede che la data di apertura sarà il 21 febbraio.

Dopo un lungo stallo protrattosi per circa un anno e mezzo, la prossima settimana vedrà finalmente la luce la piattaforma online del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) dedicata ai professionisti che desiderano iscriversi all’Albo dei certificatori per i crediti d’imposta per gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione. Attualmente, il sistema informatico è in fase di test finale e si prevede che la data di apertura sarà il 21 febbraio.

Tuttavia, l’iter per la piena attuazione della certificazione non è ancora completo. Di fronte ai considerevoli ritardi accumulati, il Mimit ha deciso di rendere disponibile la piattaforma online senza attendere il decreto direttoriale che stabilirà le modalità tecniche per formalizzare l’iscrizione. In pratica, il Ministero avvierà prima una fase di “pre-iscrizione” per i professionisti interessati e successivamente, dopo la pubblicazione del decreto, verrà effettuato un controllo dei requisiti da parte delle strutture competenti prima di confermare l’iscrizione all’Albo.

Questo processo potrebbe rivelarsi complesso e sarà necessario monitorare attentamente se potrebbe generare confusione o ostacoli per gli operatori interessati.

Tornando alla certificazione, il meccanismo è stato previsto dal decreto Semplificazioni dell’estate 2022 con l’obiettivo di garantire la correttezza dei progetti di ricerca e sviluppo che possono accedere ai crediti d’imposta. Il problema nasce dalle contestazioni del Fisco, che non solo hanno sollevato dubbi sull’ammissibilità del credito d’imposta, ma in alcuni casi hanno addirittura messo in discussione l’esistenza stessa dei progetti, con possibili conseguenze penali oltre alle sanzioni tributarie.

Tutto questo avviene contemporaneamente alla possibilità di regolarizzare i crediti d’imposta relativi al periodo 2015-2019 attraverso un processo di sanatoria, che consente la restituzione spontanea senza l’applicazione di sanzioni e interessi. Questa procedura è stata prorogata più volte a causa dei ritardi nell’implementazione del sistema di certificazione.

L’attesa per il decreto che istituirà l’Albo online dei certificatori è sempre più forte. Si tratta di un Albo con requisiti rigorosamente definiti, come il parametro, oggetto di discussione, che richiede la presentazione, la valutazione o la rendicontazione di almeno quindici progetti nei tre anni precedenti.

Ma il decreto del Mimit per l’Albo non sarà l’ultimo passo per completare il quadro. Tutto il sistema richiede un ulteriore provvedimento che regolerà lo scambio di informazioni tra il Mimit e l’amministrazione finanziaria, fondamentale per il controllo sulle certificazioni e per garantire una corretta applicazione e fruizione dei benefici fiscali. In sintesi, si mira a un sistema “vincente per tutti”, dove le imprese che agiscono correttamente non avranno motivo di preoccupazione e il Fisco potrà concentrarsi solo sui casi di frode effettiva. Anche le linee guida che delimitano il quadro entro cui operare saranno cruciali e, nonostante fossero attese entro la fine del 2023, il lavoro dei tecnici del Ministero è ancora in corso.

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