Simest – incentivi per inserimento in mercati esteri
Aperto dal 27 luglio a esaurimento fondi
Beneficiari.
Imprese in possesso dei seguenti requisiti:
- sede legale e operativa in Italia;
- che alla data di presentazione della domanda abbiano depositato presso il Registro imprese almeno due Bilanci relativi a due Esercizi completi;
- che alla data di presentazione della Domanda non rientrino nello Scoring (MCC) 11 e 12 e non si trovino in difficoltà.
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Interventi ammissibili.
- apertura di una nuova Struttura di tipologia negozio in un Paese Estero in cui non sono già presenti proprie Strutture;
- apertura di nuove Strutture, purché di diversa tipologia (uno spazio in area commerciale – corner, uno showroom e un ufficio) con esclusione del negozio, in un Paese Estero in cui non sono già presenti proprie Strutture;
- potenziamento di una Struttura già esistente purché diversa dal negozio in un Paese Estero, mediante:
a. l’apertura di una nuova Struttura, diversa da un negozio, più grande in sostituzione di una Struttura esistente della medesima tipologia;
b. l’apertura di una nuova Struttura, diversa da un negozio, in aggiunta a una Struttura esistente di diversa tipologia;
c. l’ampliamento di una Struttura esistente, diversa da un negozio;
d. l’inserimento di personale aggiuntivo per lo svolgimento di mansioni non correlate all’attività commerciale di vendita e operante in via esclusiva all’estero presso la stessa Struttura.
Spese ammissibili (dalla ricezione del codice unico di progetto ed entro 24 mesi dalla stipula del contratto con Simest).
Classe 1 – Spese di investimento per la Struttura (almeno il 50% dell’Intervento Agevolativo):
- 1.1. Spese di struttura
a) locali;
b) ristrutturazione e investimento di start-up; - 1.2. Spese di personale (non ammissibili nel caso di negozio):
a) personale operante in via esclusiva e continuativa all’estero, per lo svolgimento di mansioni non correlate all’attività commerciale di vendita;
b) viaggi del personale;
Classe 2 – Spese di supporto (massimo il 50% dell’Intervento Agevolativo);
- a) spese per formazione (non ammissibili nel caso di negozio);
- b) spese per consulenze specialistiche afferenti la realizzazione del Programma di inserimento mercati, nei limiti del 10% del totale delle spese rendicontate e ammissibili all’Intervento Agevolativo
- c) spese per attività promozionali allo scopo di lanciare su un nuovo mercato un prodotto nuovo o già esistente;
- d) spese per consulenze10 finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di Intervento Agevolativo per un valore fino a un massimo del 5% (cinque) dell’importo deliberato e comunque non superiore a € 100.000 (centomila). Il riconoscimento delle suddette spese è subordinato alla preventiva trasmissione a SIMEST del contratto e della dichiarazione di indipendenza del consulente, in fase di presentazione della domanda e/o nelle fasi successive dell’Intervento Agevolativo ;
- e) spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale.
L’Impresa Richiedente con interessi in Africa può richiedere, nell’ambito delle Spese di supporto e fino a un massimo di € 500.000,00, il finanziamento di:
- spese per la formazione professionale in Italia o in Africa di personale africano;
- spese di affitto e allestimento dei locali adibiti alla formazione;
- spese di viaggio, ingresso (incluse eventuali spese per le pratiche di regolarizzazione in Italia) e soggiorno in Italia del personale africano per tutta la durata della formazione.
Agevolazione.
Fermo restando l’importo minimo di euro 10.000, l’importo massimo dell’Intervento Agevolativo che può essere richiesto è pari al minore tra:
- il 35% (trentacinque) dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due Bilanci (voce A1 del conto economico); e
- gli importi indicati nella tabella di seguito:
Fino al 10% dell’agevolazione e fino a 100.000 euro può essere richiesto sotto forma di contributo a fondo perduto, da parte di: PMI (anche Micro Impresa) con sede operativa nelle regioni del Sud; PMI (anche Micro Impresa), in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità; PMI (anche Micro Impresa), giovanile; PMI (anche Micro Impresa), femminile; è una PMI (anche Micro Impresa), con una quota di fatturato export risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari a 20% (venti) sul fatturato totale; è una PMI (anche Micro Impresa), innovativa (i.e. impresa registrata come PMI innovativa presso la sezione speciale della camera di commercio); impresa anche non PMI o Micro Impresa, in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000); impresa (anche non PMI o Micro Impresa), con interessi diretti nei Balcani Occidentali o in Africa.
Il contributo a fondo perduto può arrivare fino al 20% dell’Importo dell’Intervento Agevolativo e comunque fino a un massimo di € 200.000 e comunque nei limiti del plafond de minimis, disponibile per l’impresa, se è Impresa con interessi in Africa avente almeno una sede operativa costituita dal almeno 6 (sei) mesi nelle Regioni del Sud-Italia.
Termini di presentazione delle domande: dal 27 luglio fino a esaurimento fondi.
[A_000169]
Riferimento di legge: D.M. 01.06.2023
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