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Legge di Bilancio 2023: le prime anticipazioni

Il testo del disegno di legge di Bilancio bollinato dalla Ragioneria dello Stato; dalle misure contro il caro energia al reddito di cittadinanza.

174 articoli per quasi 35 miliardi di euro: il testo ora inizia il suo iter parlamentare. Vediamo alcune delle misure previste.

Modifiche al regime forfettario. Il tetto di ricavi e compensi entro cui si può beneficiare del regime forfettario al 15% per le partite Iva passa da 65.000 euro a 85.000 euro. Inoltre si prevede che il regime cessi di avere applicazione dall’anno stesso in cui i ricavi o i compensi percepiti sono superiori a 100.000 euro. In tale ultimo caso è dovuta l’imposta sul valore aggiunto a partire dalle operazioni effettuate che comportano il superamento del predetto limite.

Limiti contante. Inserita la disposizione che stabilisce che a partire dal 1° gennaio 2023, la soglia per il pagamento in contanti venga innalzata a 5.000 euro (in luogo dei 1.000 euro).

Misure in materia di bonus sociale elettrico e gas. Per l’anno 2023, sono ammessi alle agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati e alla compensazione per la fornitura di gas naturale,  i nuclei famigliari con un ISEE valido nel corso dell’anno 2023 pari a 15.000 euro.

Agevolazioni prima casa giovani under 36. Proroga per tutti gli atti stipulati nel 2023 delle agevolazioni per l’acquisto prima casa per under 36.

Proroga esonero contributivo assunzioni e proroga decontribuzione a favore di giovani imprenditori agricoli e percettori di reddito di cittadinanza. Al fine di promuovere l‘inserimento stabile nel mercato del lavoro dei beneficiari del reddito di cittadinanza, ai datori di lavoro privati che, a decorrere dal 1º gennaio  2023 al 31 dicembre 2023, assumono lavoratori con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato è riconosciuto, per  un periodo massimo di dodici mesi, l’esonero dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) nel limite massimo di importo pari a 6.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche. L’esonero non si applica ai rapporti di lavoro domestico.

Reddito di cittadinanza. Nelle more di una organica riforma delle misure di sostegno alla povertà e di inclusione attiva, dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, la misura del reddito di cittadinanza di cui agli articoli da 1 a 13 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, è riconosciuta nel limite massimo di 8 mensilità.

(fonte: fiscoetasse)

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