Contributi per l’attività degli assistenti familiari

Contributo fino al 50% con un massimo di euro 1.500,00.

Dotazione finanziaria: euro 2.100.000,00.

Beneficiari: datori di lavoro che hanno stipulato un contratto con assistenti familiari iscritti nei registri territoriali. Il datore di lavoro può non coincidere con la persona assistita e può non essere convivente.
Per accedere al beneficio aggiuntivo del Fattore Famiglia Lombardo (FFL) il datore di lavoro e la persona assistita (nel caso siano persone diverse) devono essere componenti dello stesso nucleo familiare dove sono presenti ulteriori situazioni di fragilità.

Il bonus “assistenti familiari” è un contributo al datore di lavoro calcolato per un anno sulle spese previdenziali della retribuzione dell’assistente familiare (contributo fino al 50% delle citate spese e comunque non superiore a euro 1.500,00) definito in base al “Prospetto riassuntivo dei contributi dovuti” redatto dall’INPS.
Il destinatario della misura, in esito alla valutazione di ammissibilità e finanziabilità del “Bonus Assistenti Familiari”, può richiedere l’applicazione del FFL, concorrendo all’incremento del contributo di base se sono presenti, nel proprio nucleo familiare, una o più delle seguenti condizioni:

• numero di figli (come risultante dall’ISEE);
• ulteriori componenti, oltre alla persona assistita dal Bonus (come risultante dall’ISEE) quali:
  – persone anziane di età maggiore o uguale a 65 anni;
  – persone con disabilità o persone non autosufficienti oltre alla persona assistita;
• donne in stato di gravidanza;
• titolarità di un mutuo (anche cointestato) gravante sull’abitazione principale;
• residenza in Lombardia per un periodo minimo di 7 anni, indicando tutti i comuni dove, nel tempo, ha stabilito la propria residenza e la corrispondente durata.

Termini di presentazione delle domande: fino ad esaurimento fondi.