“Conciliamo”: sostegno a progetti di welfare aziendale
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Contributi variabili a seconda della dimensione aziendale dal 70% al 90% con un massimo di euro 1.500.000,00.
“Conciliamo” è la misura del Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei
ministri volta a sostenere la realizzazione di progetti di welfare aziendale, che consentano ai datori di lavoro
di sviluppare azioni in favore dei propri lavoratori al fine di assecondare i loro bisogni e quelli delle loro
famiglie.
Dotazione finanziaria: euro 74.000.000,00.
Beneficiari:
- imprese;
- consorzi e gruppi di società collegate o controllate
anche in forma associata con altri soggetti, costituendosi in associazione temporanea di scopo (ATS), contratto di rete o associazione temporanea d’impresa (ATI).
Tutti i soggetti devono avere la sede legale principale, o unità operative sul territorio nazionale.
Sono ammissibili proposte progettuali contenenti azioni che perseguano uno o più degli obiettivi seguenti, riguardanti il rapporto tra la famiglia e l’attività lavorativa:
- crescita della natalità;
- riequilibrio tra i carichi di cura tra uomini e donne;
- incremento dell’occupazione femminile;
- contrasto dell’abbandono degli anziani;
- supporto della famiglia in presenza di componenti disabili;
- tutela della salute.
Possono essere sviluppate azioni già intraprese e/o introdotte nuove azioni di welfare aziendale.
Esempi di azioni ammissibili sono: isituzione della banca del tempo; telelavoro (smart working); lavoro part-time; assunzioni a termine in sostituzione di lavoratrici in maternità o altri lavoratori; introduzione di permessi o congedi aggiuntivi retribuiti o a condizioni migliorative rispetto alle previsioni di legge; previsione di contributi economici aggiuntivi per incentivare la natalità; specifiche iniziative formative per assenze di lungo periodo; creazione di asili nido e/o scuole dell’infanzia aziendali; rimborso delle spese sostenute per l’istruzione dei figli; introduzione di forme aggiuntive di assistenza sanitaria; servizi di trasporto aziendale; ticket restaurant; convenzioni per l’acquisto.
Le spese non possono essere riconosciute se già finanziate da risorse europee, nazionali, regionali e locali.
Le attività progettuali devono essere avviate entro 30 giorni successivi alla sottoscrizione della convenzione tra il Dipartimento per le politiche della famiglia e i proponenti dei progetti ammessi; la durata delle azioni è fissata in 24 mesi.
L’entità e la percentuale del contributo variano in ragione del numero dei dipendenti delle aziende e dell’ammontare dei ricavi.
Destinatari dei progetti: lavoratrici e lavoratori dipendenti a tempo indeterminato e determinato, anche in part time, soci lavoratori e socie lavoratrici di società cooperative, lavoratrici e lavoratori in somministrazione nonché soggetti titolari di un rapporto di collaborazione.
La realizzazione delle attività progettuali può essere affidata a soggetti terzi a determinate condizioni.
Termini di presentazione delle domande: entro le ore 12:00 del 09/01/2020.
Riferimento di legge: L. 145/2018 art. 1 comma 482
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