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ABI: possibile allungare le rate dei mutui

Il Governo promette attenzione al tema, ma il Codacons chiede garanzie.

Durante l’Assemblea dell’Associazione bancaria italiana, il presidente ha affermato che le banche affrontano costantemente rischi e sfide. Questo discorso è stato pronunciato all’inizio dell’assemblea, che era attesa per fornire chiarimenti sulla dilazione dei mutui, compresi quelli per la prima casa, per le famiglie che stanno affrontando difficoltà nel pagamento delle rate.

Patuelli ha sottolineato che la lotta all’inflazione è una priorità non solo per le banche centrali, ma anche per le banche commerciali. È evidente che ci sono rischi per il credito rivolti alle imprese e alle famiglie che, durante un periodo di dieci anni di tassi di interesse bassi, spesso non avevano previsto l’incremento rapido dei tassi e la riduzione della liquidità.

Durante l’assemblea dell’Abi, uno dei temi centrali affrontati è stato il problema dei mutui. In particolare, il presidente ha dichiarato che le banche in Italia mantengono quasi i due terzi dei mutui a tasso fisso e, su richiesta, possono allungare la durata dei mutui per coloro che sono in regola con i pagamenti o effettuare surroghe.

Anche il Ministro dell’economia e delle finanze è intervenuto sulla questione della durata dei mutui durante l’assemblea dell’Abi. Il ministro ha confermato che il governo presta massima attenzione a individuare una soluzione che dia sollievo alle famiglie e alle imprese che si trovano in difficoltà con le rate dei mutui. Ha sottolineato l’importanza e l’urgenza di raggiungere un accordo per rendere effettivo l’allungamento della durata dei mutui a tasso variabile al fine di limitare l’impatto, talvolta insostenibile, dell’aumento delle rate sulle famiglie.

Il Codacons ha espresso preoccupazione riguardo all’allungamento della durata dei mutui proposto dal governo e approvato dall’Abi. L’associazione ritiene che siano necessarie garanzie a favore dei cittadini che hanno accesso a un finanziamento. C’è il timore che, nonostante una riduzione della rata mensile, i cittadini potrebbero subire un aumento della spesa relativa agli interessi da corrispondere alle banche.

È un tema complesso che richiede attenzione da parte delle istituzioni per trovare un equilibrio tra il sollievo finanziario per le famiglie e la tutela degli interessi delle stesse.

Il Codacons ha condotto una simulazione delle offerte presenti sul mercato dei mutui e ha evidenziato che attualmente la migliore offerta per un mutuo a tasso variabile di 120.000 euro con una durata di 25 anni ha un Taeg del 4,38%. In questo caso, il piano di ammortamento prevede il pagamento di interessi complessivi pari a 74.176,32 euro. Tuttavia, se la durata del mutuo viene allungata a 30 anni, gli interessi totali da corrispondere alla banca salgono a 91.566,67 euro, con un aumento di 17.390 euro in soli 5 anni, ovvero 3.478 euro all’anno.

Il Codacons sottolinea l’importanza di misure volte a contenere l’aumento delle rate mensili e a contrastare gli effetti delle decisioni della Banca Centrale Europea che gravano pesantemente sulle tasche di coloro che hanno contratto un mutuo a tasso variabile. Tuttavia, l’associazione chiede anche precise garanzie al Governo affinché qualsiasi provvedimento relativo ai mutui non comporti costi aggiuntivi per i consumatori nel lungo termine. L’obiettivo è evitare che tali misure favoriscano esclusivamente le banche a discapito delle famiglie. È importante assicurare un equilibrio tra il sollievo finanziario per le famiglie e la tutela dei consumatori da eventuali conseguenze negative a lungo termine.

(fonte: mutui.it)

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