Industria 5.0: tutto quello che serve sapere

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​ 1. Premessa

Industria 5.0 emerge come l'evoluzione naturale del paradigma dell'Industria 4.0, con l'obiettivo di ridefinire l’approccio all'industria europea. Questa nuova visione enfatizza il ruolo cruciale della ricerca e dell'innovazione come motori fondamentali per una transizione di successo verso un'industria europea sostenibile, centrata sull'essere umano e dotata di resilienza.

In particolare, Industria 5.0 si distingue per il suo spostamento di focus: da un'attenzione quasi esclusiva al valore per gli azionisti, si sposta a un approccio che tiene conto degli stakeholder, portando benefici a tutte le parti coinvolte. Questo cambiamento di prospettiva promuove un'industria che non solo prospera economicamente, ma tiene conto degli impatti sociali e ambientali, rispettando i confini del nostro pianeta.

Un punto fondamentale di Industria 5.0 è il riconoscimento del valore delle nuove tecnologie. Queste non sono semplicemente strumenti per aumentare la produttività e la crescita, ma piuttosto opportunità per creare prosperità che si estende oltre la creazione di posti di lavoro. Questa prospettiva apre la strada a soluzioni industriali che abbiano un impatto positivo sulla società nel suo complesso.

Al centro di questa trasformazione, c'è il benessere dei lavoratori dell'industria. Industria 5.0 pone in primo piano l'importanza di creare condizioni di lavoro che siano soddisfacenti e sostenibili per gli individui. Questo significa non solo garantire un ambiente di lavoro sicuro ed efficiente, ma anche riconoscere il valore dell'apporto umano nelle attività industriali.

È importante sottolineare che l'innovazione all'interno di Industria 5.0 non è guidata solo dalla ricerca "blue-sky", cioè dalla ricerca senza uno scopo specifico, ma è anche influenzata dall'evoluzione stessa della società. Questa connessione tra ricerca e sviluppo industriale è cruciale per anticipare e adattarsi alle mutevoli esigenze del mondo in cui viviamo.

Inoltre, per far sì che Industria 5.0 possa prendere piede e prosperare, è necessaria una politica industriale ben ponderata. Questa politica deve creare le condizioni migliori per l'innovazione, assicurando che l'industria europea possa competere in modo efficace a livello globale.

Sin dalla prima rivoluzione industriale, l'industria è stata il motore della prosperità europea. Tuttavia, per rimanere competitiva, l'industria europea deve adattarsi costantemente e innovare. Questo è particolarmente evidente oggi, nell'era della duplice transizione verde e digitale, dove nuove tecnologie e approcci sono essenziali per affrontare le sfide ambientali e digitali.

L'Europa ha definito chiaramente le sue priorità, tra cui il "Green Deal europeo", "Un'Europa pronta per l’era digitale" e "Un'economia al servizio delle persone". Industria 5.0 si allinea perfettamente con queste priorità, fornendo una visione coerente per il futuro dell'industria europea.

In conclusione, Industria 5.0 rappresenta una visione ambiziosa ma necessaria per un'industria europea che sia all'altezza delle sfide attuali. Pone l'accento sull'innovazione, sulla sostenibilità e sul benessere dei lavoratori come elementi chiave per un futuro industriale di successo.

1.2 Introduzione

L'importanza dell'industria in Europa è innegabile. Nel decennio compreso tra il 2009 e il 2019, il settore industriale ha costantemente rappresentato circa il 20% del Prodotto Interno Lordo (PIL) dell'Unione Europea, contribuendo in modo significativo alla creazione di posti di lavoro e alla prosperità economica in tutta la regione. Tuttavia, per mantenere questa posizione di rilevanza economica, l'industria deve evolversi costantemente, adattandosi alle mutevoli esigenze e alle sfide del mondo contemporaneo. Questo processo di adattamento è possibile solo attraverso l'innovazione continua. L'innovazione, in particolare l'applicazione di tecnologie digitali sempre più avanzate, è destinata a svolgere un ruolo chiave in questo contesto.

Industria 4.0 rappresenta una pietra miliare in questa evoluzione. Questo concetto è più di una semplice espressione tecnologica; è una visione complessiva di come i progressi tecnologici avranno un impatto trasformativo sulle catene del valore industriali. Industria 4.0 implica l'adozione di tecnologie digitali, la connettività dei processi produttivi e l'uso intensivo dei dati.

L'impatto di Industria 4.0 non è limitato alle fabbriche e alle tecnologie avanzate. Comporta anche un cambiamento nei ruoli dei lavoratori e una maggiore dipendenza da tecnologie complesse, che richiedono nuove competenze e adattamenti sia da parte dei lavoratori che delle aziende. È importante sottolineare che l'innovazione tecnologica non è un processo isolato; ha profonde implicazioni sociali ed economiche. Le trasformazioni industriali e sociali si influenzano reciprocamente, e quindi le questioni legate all'innovazione tecnologica richiedono un ripensamento del ruolo e della posizione dell'industria nella società.

Inoltre, l'Europa ha definito obiettivi ambiziosi come il "Green Deal", che richiedono una transizione verso un'economia più circolare e sostenibile. Questo implica una maggiore dipendenza da risorse sostenibili e una riduzione dell'impatto ambientale dell'industria.

La pandemia di COVID-19 ha ulteriormente evidenziato la necessità di rivedere gli approcci e i metodi di lavoro attuali, spingendo verso un cambiamento più rapido e flessibile.

L'evoluzione dell'industria verso Industria 5.0 non deve essere vista come una semplice continuazione cronologica della precedente, ma come un completamento e un ampliamento delle caratteristiche distintive dell'Industria 4.0. Le tecnologie abilitanti per Industria 5.0 includono l'interazione uomo-macchina individualizzata, tecnologie bioispirate e materiali intelligenti, gemelli digitali e simulazione, tecnologie di trasmissione, archiviazione e analisi dei dati, intelligenza artificiale, tecnologie per l'efficienza energetica, le energie rinnovabili, lo stoccaggio e l'autonomia.

Industria 5.0 promette di essere vantaggiosa per i lavoratori dell'industria, in quanto si sfumano i confini tra i diversi tipi di lavoratori, eliminando la distinzione tra "colletti blu" e "colletti bianchi". Questo nuovo paradigma industriale mira a creare valore per l'intera società, rispettando nel contempo i limiti delle risorse del pianeta.

Industria 5.0 rappresenta un'evoluzione cruciale per l'industria europea, in grado di combinare innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e benessere sociale in un unico quadro coerente.

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2. Industry 5.0 e Industry 4.0

L'evoluzione di Industria 5.0 ha le sue radici nel concetto di "Industria 4.0", che ha preso forma in Germania nel 2011. Questo concetto è emerso con l'obiettivo di non solo soddisfare le esigenze economiche dell'industria, ma anche di rispondere ai requisiti specifici della produzione ecologica e sostenibile, spostando l'attenzione verso la "produzione verde".

Nel 2013, l'Accademia tedesca delle scienze e dell'ingegneria, nota come Acatech, ha presentato un'agenda di ricerca e delle raccomandazioni attuative che hanno delineato l'impatto che l'Internet delle cose (IoT) avrebbe avuto sull'organizzazione della produzione. Questo nuovo approccio prevedeva una rinnovata interazione tra esseri umani e macchine, aprendo la strada a una trasformazione radicale dei processi industriali.

Inizialmente, l'obiettivo di Industria 4.0 era quello di creare una "fabbrica del mondo", un'industria altamente efficiente e connessa che avrebbe potuto mantenere la sua competitività a livello globale. Il termine si è diffuso rapidamente a livello internazionale, evidenziando l'importanza di questo nuovo paradigma industriale.

Tuttavia, nel corso dei suoi primi dieci anni di vita, Industria 4.0 ha spostato gradualmente il suo focus. Inizialmente orientato verso principi di equità sociale e sostenibilità, ha iniziato a concentrarsi sempre di più sulla digitalizzazione e sulle tecnologie basate sull'intelligenza artificiale. Questo cambiamento di prospettiva ha sollevato importanti questioni sulla direzione in cui l'industria stava effettivamente dirigendosi.

Industria 5.0 emerge come una risposta a questa evoluzione. Questo nuovo concetto sottolinea l'importanza della ricerca e dell'innovazione come elementi chiave per supportare un'industria che sia al servizio dell'umanità nel lungo termine. Si concentra sull'idea di un'industria che rispetti i limiti del pianeta, promuova il benessere umano e crei valore per l'intera società. In sostanza, Industria 5.0 offre una visione differente, più orientata verso obiettivi sostenibili e socialmente equi, ponendo l'accento sulla ricerca continua come driver di cambiamento positivo.

3. Relazione con il concetto di società 5.0

I concetti di Società 5.0 e Industria 5.0 sono strettamente correlati, poiché entrambi rappresentano una profonda transizione nella nostra società e nell'economia verso un nuovo paradigma. Questa evoluzione riflette il riconoscimento del fatto che la tecnologia e l'innovazione devono servire non solo gli obiettivi economici, ma anche quelli sociali, ambientali e umani.

Il concetto di Società 5.0 è stato introdotto dall'associazione di imprese giapponese Keidanren nel 2016. Il Giappone ha svolto un ruolo di primo piano nel trasferire le dimensioni della digitalizzazione e della trasformazione, precedentemente vissute principalmente a livello di singole imprese, a livello di una strategia di trasformazione nazionale. Questo approccio integra il modo in cui le persone guadagnano il proprio sostentamento con la costruzione complessiva della società.

La scelta del numero "5" per questi concetti ha una motivazione storica e simbolica. Le prime due "società" sono associate ai periodi preindustriali e alle economie di caccia e raccolta nell'agricoltura. La Società 3.0 rappresenta la società industriale, che comprende le prime tre rivoluzioni industriali. La Società 4.0 è caratterizzata dall'importanza dell'"informazione" e si evolve a partire da una versione altamente digitalizzata della terza rivoluzione industriale.

La Società 5.0 va oltre questi paradigmi e mira a trovare un equilibrio tra lo sviluppo economico e la soluzione dei problemi sociali e ambientali. Non è limitata al settore manifatturiero o industriale, ma abbraccia una visione più ampia dell'intera società. L'obiettivo principale non è semplicemente il vantaggio economico, ma piuttosto il benessere di ogni individuo.
In questo contesto, la tecnologia e l'innovazione sono viste come strumenti per:

  • migliorare la qualità della vita delle persone;
  • risolvere le sfide ambientali e sociali;
  • creare una società più equa e sostenibile.

I concetti di Società 5.0 e Industria 5.0 rappresentano un approccio olistico alla trasformazione socioeconomica, in cui l'innovazione e la tecnologia sono orientate verso obiettivi umani e sociali, oltre che economici, puntando al benessere di tutti i membri della società. Questi concetti riflettono una consapevolezza crescente della necessità di un cambiamento profondo e positivo nelle nostre modalità di produzione, consumo e interazione sociale.

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4. Knowledge base in materia di ricerca e innovazione

Gli elementi che contribuiscono alla definizione del concetto di Industria 5.0 sono molteplici e riflettono una comprensione approfondita delle dinamiche sociali, politiche ed economiche in atto nell'Europa contemporanea e nel mondo. Ecco un approfondimento su ciascuno di questi elementi:

  1. Evoluzioni Sociali Globali: il primo elemento riguarda l'analisi delle rapide evoluzioni sociali in corso, sia in Europa che a livello globale. La globalizzazione avanzata ha portato prosperità su scala mondiale, ma ha anche contribuito a creare disuguaglianze locali significative. La crescente importanza della tecnologia digitale ha reso questa trasformazione ancora più evidente. L'adozione di intelligenza artificiale sofisticata sta consolidando e accelerando questo processo di cambiamento. Tuttavia, è importante riconoscere che, insieme ai vantaggi delle innovazioni tecnologiche, emergono anche svantaggi e rischi che richiedono attenzione e gestione adeguata.
  2. Politiche Europee: il secondo elemento considera l'attuale quadro politico a livello europeo, che mira a guidare e orientare le evoluzioni in atto. Due priorità chiave identificate dalla Commissione europea sono il "Green Deal" e "Un'Europa pronta per l’era digitale". Queste iniziative sono fondamentali per affrontare le sfide ambientali e digitali e rappresentano un contesto politico cruciale per l'evoluzione verso l'Industria 5.0.
  3. Adozione delle Tecnologie Digitali: il terzo elemento si concentra sull'attuale tasso di adozione delle tecnologie digitali nell'industria europea. Questo processo appare graduale e variegato, con un panorama tecnologico molto diversificato. L'Industria 5.0 mira a promuovere la digitalizzazione avanzata, i big data e l'intelligenza artificiale, mettendo in evidenza il ruolo fondamentale di queste tecnologie nell'affrontare le nuove sfide industriali, sociali ed ambientali.
  4. Ricerca e Innovazione: il quarto elemento è il lavoro svolto o commissionato dalla Direzione generale per la Ricerca e l'Innovazione della Commissione europea. Il rapporto Radical Innovation Breakthrough Inquirer (RIBRI) ha identificato 100 potenziali rivoluzioni innovative in settori come l'intelligenza artificiale, la robotica e la biomedicina, evidenziando come l'Unione Europea possa prepararsi per abbracciare queste innovazioni.
  5. Progetti di Ricerca Europei: il quinto elemento considera gli obiettivi e i risultati dei progetti di ricerca sostenuti attraverso i Programmi quadro europei per la ricerca e l’innovazione. Molti progetti finanziati dal programma Horizon 2020 hanno contribuito a sviluppare evidenze e indicazioni aggiuntive sugli aspetti trasformativi dell'Industria 5.0. In particolare, è stato riconosciuto l'importante ruolo delle competenze dei lavoratori nell'affrontare questa transizione.

In sintesi, la definizione del concetto di Industria 5.0 è basata su una valutazione approfondita delle dinamiche globali, delle politiche europee, dell'adozione tecnologica, della ricerca e dei risultati dei progetti finanziati, nonché delle competenze richieste per una transizione efficace. Questi elementi contribuiscono a creare una visione complessiva della direzione in cui l'industria e la società si stanno dirigendo, mettendo l'accento sull'equilibrio tra sviluppo economico, benessere sociale e sostenibilità ambientale.

5. Definizione di Industria 5.0

Centralità dell'essere umano, sostenibilità e resilienza costituiscono i pilastri chiave del concetto di Industria 5.0.

  • Centralità dell'Essere Umano: questo principio mette in risalto l'importanza di porre l'essere umano al centro del processo di produzione. Concentrarsi esclusivamente sul profitto può comportare il rischio di trascurare i costi e i benefici per l'ambiente e la società. L'approccio centrato sull'essere umano fa dei bisogni e degli interessi fondamentali dell'uomo il fulcro della produzione. Piuttosto che vedere la tecnologia come un fine a sé stesso, si tratta di chiedersi come la tecnologia possa servire l'umanità; questo approccio mira a migliorare la qualità della vita delle persone e ad affrontare le sfide sociali attraverso l'innovazione industriale.
  • Sostenibilità: il concetto di sostenibilità è cruciale per Industria 5.0. Per rispettare i limiti del pianeta, l'industria deve adottare pratiche sostenibili. Ciò implica lo sviluppo di processi produttivi circolari che mirano a riutilizzare, convertire e riciclare le risorse, riducendo al minimo l'impatto ambientale. La sostenibilità non riguarda solo la gestione responsabile delle risorse naturali, ma anche la riduzione delle emissioni, l'adozione di energie rinnovabili e il perseguimento di obiettivi ambientali a lungo termine.
  • Resilienza: la resilienza si riferisce alla capacità dell'industria di affrontare e superare malfunzionamenti e crisi. È fondamentale sviluppare una produzione industriale più robusta e in grado di adattarsi alle situazioni avverse. Questo aspetto diventa particolarmente rilevante in un mondo in cui le sfide, come cambiamenti climatici, pandemie e turbolenze economiche, possono avere un impatto significativo sull'industria. La resilienza implica la diversificazione delle fonti di approvvigionamento, la flessibilità nella produzione e la capacità di adattarsi rapidamente alle condizioni mutevoli.

Industria 5.0 è un concetto aperto e in evoluzione. La sua essenza si basa sulla consapevolezza del potere dell'industria non solo di generare occupazione e crescita, ma anche di contribuire in modo significativo agli obiettivi sociali che vanno oltre questi indicatori economici. Si tratta di una visione che promuove la prosperità resiliente, garantendo al contempo che la produzione industriale rispetti i limiti del pianeta e ponga il benessere dei lavoratori come priorità fondamentale nel processo produttivo.
In questo contesto, l'Industria 5.0 si presenta come una risposta alle sfide globali e come un approccio che mette in primo piano l'essere umano, la sostenibilità e la resilienza come elementi chiave per il futuro industriale.

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6. Vantaggi per il lavoratore: un approccio incentrato sull'uomo

La transizione da un approccio guidato dalla tecnologia a un approccio completamente antropocentrico è una sfida e un'opportunità fondamentale dell'Industria 5.0. Questo nuovo paradigma mette l'essere umano al centro del processo produttivo, riconoscendo il valore intrinseco dei lavoratori e promuovendo una serie di principi chiave:

    1. Il Lavoratore come Investimento, non Costo: nel contesto dell'Industria 5.0, il lavoratore non è semplicemente un costo da contenere, ma un investimento. Questo significa considerare i lavoratori come un patrimonio prezioso per le aziende, il cui valore va al di là delle considerazioni puramente finanziarie. Questo approccio cambia la prospettiva sulla gestione delle risorse umane, mettendo in evidenza il fatto che investire nel benessere, nello sviluppo e nell'empowerment dei lavoratori può portare benefici a lungo termine per le imprese stesse.
    2. Tecnologia al Servizio delle Persone: Un prerequisito fondamentale dell'Industria 5.0 è che la tecnologia sia al servizio delle persone e non viceversa. Questo significa che le innovazioni tecnologiche devono essere progettate per migliorare la vita dei lavoratori e delle persone in generale. Maggiore empowerment dei lavoratori significa coinvolgerli attivamente nella progettazione, nell'implementazione e nell'ottimizzazione delle nuove tecnologie.
    3. Ambiente di Lavoro Sicuro e Inclusivo: Le nuove tecnologie possono rendere i luoghi di lavoro più sicuri ed inclusivi. Automatizzando attività pericolose e faticose, si riduce il rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Gli strumenti di realtà virtuale e aumentata possono essere utilizzati per guidare i lavoratori nelle operazioni specializzate, migliorando l'apprendimento e la sicurezza sul posto di lavoro.
  1. Lavoro a Distanza e Flessibilità: La digitalizzazione dei processi industriali apre la strada al lavoro a distanza, offrendo ai lavoratori maggiore flessibilità nella loro vita professionale. Tuttavia, è fondamentale garantire che il lavoro a distanza rispetti l'autonomia, la dignità umana, la privacy e la salute fisica e mentale dei lavoratori.
  2. Sviluppo e Riconversione delle Competenze: Le competenze si evolvono al ritmo delle tecnologie, e pertanto è essenziale favorire il loro miglioramento e la loro riconversione. La formazione deve essere un elemento chiave, seguendo lo sviluppo delle tecnologie in modo parallelo. In un contesto di maggiore automazione, alcune abilità diventeranno obsolete, quindi è importante promuovere la riconversione delle competenze dei lavoratori per mantenerli al passo con le sfide del cambiamento tecnologico.
  3. Conoscenza dell'Intelligenza Artificiale: Date le crescenti applicazioni dell'intelligenza artificiale, è cruciale garantire che tutti abbiano una base di conoscenza e comprensione della materia. Questo favorisce una maggiore consapevolezza e la capacità di interagire in modo efficace con le tecnologie basate sull'IA.

Industria 5.0 promuove un approccio centrato sull'essere umano in cui la tecnologia è uno strumento al servizio delle persone. Questo approccio mira a creare un ambiente di lavoro più sicuro, inclusivo e flessibile, garantendo allo stesso tempo il continuo sviluppo delle competenze dei lavoratori. L'obiettivo è migliorare la vita dei lavoratori e promuovere una produzione industriale sostenibile e rispettosa delle esigenze umane.

7. Vantaggi per l'industria

Attrarre e fidelizzare i talenti è una priorità nell'Industria 5.0, considerando che il 75% della forza lavoro entro il 2025 sarà composto dai "millennial", noti per essere orientati verso la responsabilità sociale e ambientale. Ecco come l'Industria 5.0 affronta questa sfida:

  1. Responsabilità Sociale e Ambientale: L'Industria 5.0 riconosce che le nuove generazioni valutano attentamente l'impegno sociale e ambientale di un'azienda prima di scegliere di lavorarvi. Pertanto, essere un'impresa socialmente responsabile e rispettosa dell'ambiente è essenziale per attirare e trattenere i talenti. Le aziende devono non solo adattare i processi di produzione, ma anche lanciare iniziative al di fuori del lavoro per dimostrare il loro impegno.
  2. Efficienza delle Risorse: L'Industria 5.0 promuove l'efficienza delle risorse come elemento fondamentale per la sostenibilità e la competitività. Questo significa ottimizzare l'uso delle risorse, riducendo gli sprechi e contribuendo alla sostenibilità ambientale. Le aziende devono investire in tecnologie energetiche per ridurre i costi e migliorare la resilienza, garantendo al contempo una gestione responsabile delle risorse.
  3. Maggiore Resilienza: La resilienza è una priorità nell'Industria 5.0, data la complessità delle catene del valore globali e la crescente esposizione a cambiamenti disruptivi come pandemie, conflitti o eventi politici. L'efficienza non deve compromettere la resilienza; al contrario, le aziende devono adottare approcci flessibili. Questo può includere l'uso di linee di produzione modulari, l'automazione gestita da remoto, l'adozione di nuovi materiali e il monitoraggio in tempo reale dei rischi.

Industria 5.0 riconosce che il successo delle aziende dipende dalla capacità di attrarre e trattenere talenti, in particolare le nuove generazioni orientate alla responsabilità sociale e ambientale. Questo richiede un impegno autentico nella responsabilità aziendale, un utilizzo efficiente delle risorse e la costruzione di resilienza per affrontare le sfide future.

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8. I prossimi passi verso industria 5.0

  • Aumentare la consapevolezza nell'industria, ma anche presso le parti sociali europee;
  • Implementazione delle tecnologie necessarie per l’Industria 5.0;
  • Individuare le azioni e le opportunità esistenti per lo sviluppo di Industria 5.0 in Europa;
  • Seguire il principio dell'innovazione, verificando eventuali barriere normative;
  • Esplorare l'innovazione aperta e testare nuove forme di condivisione dei risultati di ricerca e innovazione;
  • Promuovere le caratteristiche distintive di Industria 5.0 quali principi guida per lo sviluppo di roadmap tecnologiche comuni nell'ambito delle agende strategiche per l'innovazione;
  • Sensibilizzare le altre aree di policy. La transizione a Industria 5.0 richiederà una serie di azioni di policy in settori quali quello sociale, l'istruzione, la fiscalità, l'energia, la politica industriale, ecc.

9. La Revisione del PNRR e Repower EU

Revisione del Piano

Il regolamento (UE) 2021/241, che ha istituito il Dispositivo di ripresa e resilienza (RRF) dell'Unione Europea, è stato progettato fin dall'inizio per consentire una flessibilità nella revisione dei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza in caso di circostanze impreviste che potrebbero influire sulla realizzazione dei progetti. Questa flessibilità è stata ampiamente dimostrata dall'attuale revisione del PNRR italiano.

La revisione del PNRR è un processo complesso che coinvolge varie fasi, tra cui la definizione di modifiche formali, riprogrammazioni di misure e la possibile definanziamento di alcune iniziative. Queste modifiche sono necessarie per assicurare che il Piano sia allineato con le attuali esigenze e sfide dell'Italia e dell'Unione Europea.

Modifiche Formali

Le modifiche formali riguardano principalmente la documentazione e la struttura del PNRR. Queste modifiche sono finalizzate a garantire che le misure e gli obiettivi siano chiaramente descritti, facilitando così il monitoraggio e la comprensione da parte della Commissione europea e di altri soggetti interessati.

Riprogrammazioni delle Misure

Alcune misure e obiettivi potrebbero essere difficili da raggiungere o essere stati influenzati da circostanze impreviste. In tali casi, è prevista la possibilità di riprogrammare le risorse a favore di interventi settoriali che siano più coerenti con le attuali esigenze e obiettivi. Questo assicura che le risorse siano utilizzate in modo efficiente per ottenere risultati concreti.

Definanziamento e salvaguardia delle Misure

Alcune misure potrebbero essere definanziate dal PNRR ma mantenute attraverso altre fonti di finanziamento. Questo potrebbe comportare il definanziamento di alcune iniziative all'interno del PNRR, ma garantendo che siano ancora supportate da risorse alternative. Questo processo consente di ottimizzare l'allocazione delle risorse e di garantire che gli obiettivi siano raggiunti.

In sintesi, la revisione del PNRR italiano è un passo cruciale per garantire che le risorse siano impiegate in modo efficace per affrontare le sfide attuali, compreso l'obiettivo di ridurre la dipendenza dalle forniture di gas russo attraverso REPowerEU. Questa revisione è parte di un processo più ampio di consultazione con la Commissione europea per garantire che l'Italia stia contribuendo in modo significativo alla ripresa e alla resilienza dell'Unione Europea.

10. Repower EU

Il programma REPowerEU rappresenta una risposta strategica all'emergente crisi energetica dell'anno 2022, innescata dai conflitti geopolitici, tra cui la guerra della Russia in Ucraina, che ha avuto un impatto significativo sui prezzi energetici in Italia. Questo scenario ha evidenziato la necessità di una maggiore autonomia energetica e di un rafforzamento della competitività nel settore energetico italiano. REPowerEU è stato progettato per affrontare queste sfide in modo strutturale e ambizioso.

L'obiettivo centrale di REPowerEU è trasformare l'Italia in un hub energetico nel Mediterraneo, garantendo una maggiore sicurezza e indipendenza energetica. Il programma si articola in tre misure di investimento chiave e sei riforme fondamentali per raggiungere tali obiettivi.

Le tre misure di investimento includono:

  1. Rafforzamento delle Reti dell'Energia: con un investimento di 2,3 miliardi di euro, si mira a potenziare le reti elettriche e del gas, migliorando l'infrastruttura per garantire una distribuzione energetica affidabile e resiliente.
  2. Transizione Verde ed Efficientamento Energetico: con un impegno finanziario di 14,8 miliardi di euro, questa misura supporta iniziative chiave come le Hydrogen Valleys (valli dell'idrogeno) e la produzione di biocarburanti. L'obiettivo è accelerare la transizione verso fonti energetiche più sostenibili e promuovere l'efficienza energetica.
  3. Filiere Industriali Strategiche: Questa misura, con un budget di 6,3 miliardi di euro, è rivolta principalmente alle imprese di piccole e medie dimensioni, fornendo incentivi sotto forma di crediti d'imposta per promuovere l'innovazione, l'efficienza energetica e la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Le sei riforme principali, con una dotazione complessiva di 100 milioni di euro, includono:

  1. Riduzione dei Costi di Connessione per il Biometano: questa riforma mira a incentivare la produzione di biometano riducendo i costi di connessione alle reti del gas.
  2. Power Purchasing Agreement (PPA): si tratta di contratti innovativi che garantiscono una remunerazione stabile agli investitori nel settore delle fonti rinnovabili, promuovendo così ulteriori investimenti in energia pulita.
  3. Green Skills nel Settore Privato e Pubblico: queste riforme promuovono la formazione delle risorse umane per adattarsi alle esigenze dell'industria delle energie rinnovabili, sia nel settore privato che in quello pubblico.
  4. Razionalizzazione dei Sussidi ai Combustibili Fossili: questa riforma mira a eliminare gradualmente i sussidi inefficienti ai combustibili fossili, promuovendo invece fonti energetiche più sostenibili.
  5. Legislazione sulle Autorizzazioni per le Fonti Rinnovabili: questa riforma cerca di semplificare la legislazione relativa alle autorizzazioni per progetti di energia rinnovabile, accelerando così la transizione verso fonti pulite.

Complessivamente, REPowerEU prevede interventi volti a rafforzare l'infrastruttura energetica, promuovere l'efficienza energetica, sostenere le imprese e l'agricoltura, e favorire la transizione verso tecnologie a emissioni zero. Questo ambizioso programma rappresenta un passo significativo verso un futuro energetico più sostenibile e competitivo per l'Italia.

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