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Piano Nazionale per la riqualificazione dei piccoli Comuni

Invio della PEC (fase preliminare) entro l'8 agosto 2023

Fondi disponibili
Modulistica
Entità agevolazioni
Procedura

Il Piano è finalizzato alla tutela dell’ambiente, del patrimonio culturale e del paesaggio, alla mitigazione del rischio idrogeologico, alla salvaguardia e riqualificazione urbana dei centri storici, alla messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e degli istituti scolastici, alla promozione dello sviluppo economico e sociale e all’insediamento di nuove attività produttive, nonché alla ristrutturazione dei percorsi viari di particolare valore storico e culturale.

I destinatari del Bando sono i piccoli Comuni che rientrano nell’elenco definito con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 luglio 2021.

L’importo massimo del finanziamento concedibile per ciascun progetto presentato dal Comune singolarmente è pari a 700 mila euro. Per i progetti presentati in forma associata, l’importo di 700 mila euro è moltiplicato per il numero di Comuni facenti parte della convenzione o per i quali l’Unione presenta il progetto.

Ogni piccolo Comune può partecipare alla presentazione di un solo progetto. La presentazione del progetto da parte di ciascun Comune può essere fatta alternativamente con le seguenti modalità: singolarmente, in convenzione, o per il tramite di un’Unione di comuni a cui lo stesso Comune appartiene. In caso di convenzione, la forma associativa deve essere perfezionata prima della presentazione del progetto.

Sono considerati prioritari i seguenti interventi:

  • a) qualificazione e manutenzione del territorio, mediante recupero e riqualificazione di immobili esistenti e di aree dismesse, nonché interventi volti alla riduzione del rischio idrogeologico;
  • b) messa in sicurezza e riqualificazione delle infrastrutture stradali e degli edifici pubblici, con particolare riferimento a quelli scolastici e a quelli destinati ai servizi per la prima infanzia, alle strutture pubbliche con funzioni socio-assistenziali e alle strutture di maggiore fruizione pubblica;
  • c) riqualificazione e accrescimento dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio pubblico, nonché realizzazione di impianti di produzione e distribuzione di energia da fonti rinnovabili;
  • d) acquisizione e riqualificazione di terreni e di edifici in stato di abbandono o di degrado, ai sensi dell’articolo 5, anche al fine di sostenere l’imprenditoria giovanile per l’avvio di nuove attività turistiche e commerciali volte alla valorizzazione e alla promozione del territorio e dei suoi prodotti;
  • e) acquisizione di case cantoniere e del sedime ferroviario dismesso;
  • f) recupero e riqualificazione urbana dei centri storici, anche ai fini della realizzazione di alberghi diffusi;
  • g) recupero di beni culturali, storici, artistici e librari;
  • h) recupero dei pascoli montani, anche al fine di favorire la produzione di carni e di formaggi di qualità.

Entro il termine perentorio di 25 giorni (decorrenti dal giorno successivo alla data di pubblicazione del Bando nella Gazzetta Ufficiale) ciascun Ente deve obbligatoriamente comunicare un indirizzo istituzionale PEC; la procedura sarà pertanto attiva dalle 0:00 del 15 luglio alle 23:59 dell’8 agosto 2023.

Completata la prima fase, il Dipartimento Casa Italia comunicherà ai Comuni e alle Unioni di comuni ammessi l’avvio della fase successiva per l’inserimento della domanda (dall’11 settembre al 3 ottobre 2023).  

[A_000176]

Riferimento di legge: L. 158_06.10.2017

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